Foto di Raffele Zenti
Agli inizi di febbraio Raffele Zenti @Rockzen mi ha detto che con suo figlio Marco (una nostra cooscenza grazie alla sua bella playlist) sarebbe andato al concerto di Mark Tremonti, il chitarrista dei Creed e degli Alter Bridge. Il concerto era il 6 febbraio ai Magazzini Generali di Milano. Quando ci sono questi bei concerti, approfittando della loro grande passione per il rock, questa bella famigliola rock è la mia inviata speciale. Infatti sono molto contenta di farvi leggere la recensione di Raffaele (che si occupa di finanza nel suo sito Advise Only) sul grande Mark Tremonti.
Recensione del concerto di Mark Tremonti ai Magazzini Generali di Milano, 6 febbraio 2013
di Raffaele Zenti.
Il rock potente e pulito di Mark Tremonti e della sua band è andato in scena sabato 9 febbraio ai Magazzini Generali di Milano.
Entriamo nel locale proprio mentre inizia a suonare Marco D’Andrea, bravissimo chitarrista italiano dei lombardi Planethard. Pezzi interamente musicali, molto belli, voce solo per commentare i brani dell’album solo “Everything I Have To Say”, ritenuto uno dei migliori dischi strumentali italiani del panorama rock-heavy 2012.
Mentre D’Andrea suona, con mio figlio Marco di 10 anni, rocker formato come gusti ma non come fisico, cerco di prendere posizione nello spazio lungo e stretto dei Magazzini Generali, ma evito di spingermi troppo avanti per evitare che lo….schiaccino. Ci piazziamo così di fianco ai tecnici del suono. Si vede male, ma, come intuibile, lì l’acustica è molto buona. E questa è la cosa più importante.
Finisce D’Andrea. Il minimo sindacale di pausa e attacca Tremonti con la sua band. Giù duro subito, infila tutto il suo personale repertorio, non vasto ma vario e, soprattutto, bello (ve lo dico, per me “All I Was” è il miglior album rock del 2012). Nella band, al basso suona Wolfang Van Halen (sì è proprio il figlio di Eddie) cavandosela assai bene. Del resto, il DNA è quello giusto. Ottima tutta la band, comunque. Il batterista è scatenato.
Si passa da “Wish You Well” alla grandiosa “You Waste Your Time”, per poi chiudere il concerto con “Brains”: 70 minuti, intensi e di rock d’alta qualità.
Ma per noi, anche se il concerto è terminato, c’è ancora il dessert… Infatti acquistando lì il CD (10 euro davvero ben spesi), si acquisisce il diritto a farselo firmare dalla band. L’organizzazione fa svuotare un po’ il locale e, mentre la crew smonta palco e attrezzature varie (in 20’ finiscono, sono dei cyborg), uno alla volta andiamo da Mark & band. I quali, disponibilissimi, firmano CD e magliette: stretta di mano, c’è anche tempo per scambiare qualche parola. Mio figlio, presentatogli come “probably one of your youngest fans”, è super-contento. E ho la netta sensazione che, Mark Tremonti e soci, oltre a essere bravi, siano anche simpatici.
Con rocker così, non c’è dubbio: il rock avrà lunga vita.